Keyplayingcards 202 è disponibile! Acquistalo ora!

SEI UN RIVENDITORE?

CLICCA QUI!

Storia delle carte napoletane

Pubblicato il : 08/02/2019 10:26:16
Categorie : Playing cards

Le carte napoletane sono carte in stile spagnolo. Sono tra le carte regionali più diffuse in Italia, essendo utilizzate nella maggior parte del Mezzogiorno.

Origine Araba

Come sappiamo, ci sono diverse teorie sulla nascita delle carte: origini cinesi nel X secolo, origini Egizie e persiane come potente strumento di antiche arti magiche e origini Napoletane nel basso medioevo.

Sicuramente le carte moderne hanno acquisito una certa fama grazie agli arabi e al mazzo dei Mamelucchi egiziani alla fine del XIV secolo. Queste carte avevano una forma molto simile a quella odierna: 52 carte e quattro semi: bastoni da polo, denari, spade, coppe.

 

Mazzo dei Mamelucchi

Pillole di Storia

Spostiamoci per un attimo in Spagna, nel 1377. In quegli anni la Spagna fu sotto occupazione araba, e proprio la cultura araba influenzò molto gli usi e i costumi spagnoli. Barcellona in quel tempo fu la città più produttiva per quanto riguarda le carte da gioco.

Ora andiamo di duecento anni avanti, nel 1577. E’ l’epoca della dominazione spagnola e del regno dei Borboni, le carte da gioco spagnole si diffusero enormemente a Napoli. Proprio in questo periodo, viste la continue necessità di denaro in contante della Corona, venne istituita una tassa sulle carte da gioco: “un carlino per ogni paio di carte da gioco”. Si stima che all’epoca di circa 100.000 carte prodotte in tutto il Regno di Napoli ogni anno se ne vendevano 42.000 solo nella capitale del Regno.

A Napoli le carte da gioco diventarono una forma di espressione popolare, una vera e propria arte. Il suo costo irrisorio unito alla proverbiale creatività napoletana, diede a chiunque la possibilità di produrle.

In quell’epoca i produttori di carte furono una vera e propria casta, dove il sapere si trasmetteva di padre in figlio e i disegnatori di carte considerati delle figure quasi mistiche.

Ci fu soltanto una regola: per nessuna ragione i semi dovranno essere modificati! Così i semi che conosciamo oggi non subirono modifiche a partire dalla Spagna “araba” fino a Napoli. I disegni, invece, ebbero diversi adattamenti con il cambiare dei tempi.

 

CURIOSITA’

La struttura del mazzo di carte napoletane risale al XIX secolo, come dimostrano le acconciature e i baffi delle figure:

 - Il mascherone centrale del tre di bastoni è detto Gatto Mammone per via dei suoi baffoni che ricordano quelli dei gatti;

- cinque di spade con scene di semina;

- i denari sono rappresentati in forma di stelle;

- l'asso di denari è rappresentato come un'aquila a due teste;

 - il cavallo di spade rappresenta un personaggio simile a un moro col turbante in testa e la scimitarra in mano. 

 

Fonte: www.storienapoli.it

Guarda tutte le nostre carte italiane!

Condividi

Aggiungi un commento

 (con http://)