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Bicycle Zombie Deck: come sopravvivere ad un attacco Zombie!

Pubblicato il : 30/10/2019 09:23:14
Categorie : Playing cards

Zombie è un termine di origine haitiana, legato alla tradizione magica vudù. E’ entrato nell'immaginario comune come la figura di un morto vivente. C’è una vera e propria passione verso queste figure spaventose: molte persone si riuniscono nelle "Walks Zombie" vestendosi e comportandosi come gli zombie, affamati di carne umana!

Riuscireste a sopravvivere ad un attacco Zombie? Non c’è da preoccuparsi, Bicycle Zombie dispensa consigli utilissimi e macabri per sventare un possibile attacco…che arriverà, prima o poi!

Tradizioni e credenze sugli Zombie

Secondo le credenze popolari haitiane, alcuni sacerdoti detti bokor sarebbero in grado di catturare una parte dell'anima e detenerla in una piccola fiasca, sotto forma di piccolo angelo guardiano. Il rito produrrebbe nella vittima uno stato di letargia simile alla morte. Tali sacerdoti sarebbero in grado di resuscitare la vittima, anche dopo diversi anni dalla sepoltura, restituendogli una piccola parte dell'anima sottratta, tanto per renderlo uno schiavo. Ingerendo del sale però, lo zombie riacquisirebbe totalmente la coscienza spezzando definitivamente l'incantesimo.

Immagine di uno "zombie" ridotto in questo stato dal voodoo

Alla base della leggenda c’è la fusione tra due religioni: quella indigena e quella cattolica. Fu così che nacque la religione afro-americana Vodoo. Per gli studiosi voduisti, esistono due tipi di zombie: quello ti bon ange, generato dalla cattura di una parte di anima ad opera dello stregone, e quello corps cadavre, il classico zombie con la testa china, le braccia penzolanti ed il volto insanguinato.

A cavallo tra il 1915 ed il 1934, durante l’occupazione degli Stati Uniti d’America, il mondo civilizzato iniziò a prendere coscienza della leggenda haitiana. I racconti degli abitanti ed i misteriosi reperti ritrovati dai primi pionieri, generarono un grande interesse ed indussero diversi scienziati a recarsi sull’isola per compiere degli esperimenti. Fu così che Wade Davis partorì l’idea di scrivere il serpente e l’arcobaleno, recandosi ad Haiti alla ricerca della verità. Non trovò alcuna prova, ma rimase stupefatto dalla naturalezza e dalle narrazioni dei fatti. Scoprì come gli haitiani non temano gli zombie, ma solo il processo di zombificazione, reo di ridurre l’individuo schiavo dello stregone. Sul finire del 1984, lo scrittore americano riuscì finalmente ad arrivare alla verità: comprò la “pozione” a caro prezzo da uno stregone e quando la fece analizzare scoprì che si trattava di tetrodotossina, ossia un veleno estratto dal comune pesce palla.

L'origine dei "morti viventi"

Come gli Zombie sono diventati i morti famelici e inarrestabili che sono ora?

Il concetto di "morto vivente" è una reinterpretazione di quello che lo zombie rappresenta nella religione vuduista: nel giro di una o due generazioni è passato da una parte di verità a mito sovrannaturale.

Nella figura dello zombie si intravede un’immagine di carattere diabolico del concetto cristiano di resurrezione finale. Nelle ricorrenti citazioni di letteratura e filmografia del genere i corpi corrotti risorgono dandosi al cannibalismo perché all’inferno non riescono a trovare posto e tentano in modo disperato di assumere l’anima e l’energia vitale delle proprie vittime.

Con La notte dei morti viventi del 1968, film cult di George A. Romero, venne inaugurata l'immagine apocalittica di zombie come morti resuscitati e cannibali, decretando la fine di una civiltà. Tale soggetto si ispirò al romanzo di Richard Matheson Io sono leggenda, dove un intero continente viene infettato da un patogeno che causa follia collettiva e violenza omicida.

E in Italia?

Nel numero 594 della collana di fantascienza Urania, pubblicato l'11/06/1972 nel romanzo "H su Los Angeles" di Robert Moore Williams, compare il termine "Zombi", probabilmente si tratta della prima citazione nota di questo termine in Italia.

Bicycle Zombie deck

Bicycle Zombie Deck non è solo un mazzo di carte, ma una vera e propria guida per la sopravvivenza ad un attacco zombie!

Ogni carta contiene un consiglio utile e ironico per fronteggiare o scappare dai famelici morti viventi.

Ecco qualche esempio:

Re di Fiori

Loro vogliono il tuo cervello: gli zombi non sono in cerca di abbracci

Re di picche

Non portare mai un animale domestico: fanno gli zombi più inquietanti di sempre!

10 di picche

Non essere amichevole: gli piaci solo per il tuo cervello

Jack di Picche

Rimani in forma: il cardio è la chiave per la sopravvivenza

8 di fiori

Fast food: zombie mangiano in corsa

9 di fiori

Zombies: tu sei quello che mangiano

Asso di picche

Tieni il passo con il gruppo: i dispersi sono un ottimo pasto!

Asso di cuori

Che dire dei sentimenti: gli zombie non ne hanno e neanche tu dovresti

3 di cuori

Sopravvivenza: non esiste un'app per questo!

I disegni davanti e dietro le carte sono spettacolari: semi, numeri e figure completamente personalizzate. Il mazzo è stampato dalla USPCC su stock premium con finitura di alta qualità.

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